giovedì, giugno 15, 2006

arrivati a destinazione, ora speriamo bene

COMUNICATO STAMPA - CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE. GRAZIE

ABOLIZIONE DEI COSTI DI RICARICA: LE PRIME 300,000 FIRME GIUNTE ALLA COMMISSIONE EUROPEA
Arrivato a destinazione il pacco inviato da Andrea D'Ambra

E' con piacere che posso annunciare l'arrivo a Bruxelles delle prime 300mila firme delle quasi 350mila ad oggi raccolte per l'abolizione dei costi di ricarica.
Il Pacco, inviato nei giorni scorsi da Ischia dal promotore dell'iniziativa è arrivato stamane alla Direzione Generale Concorrenza nella capitale Belga.
Auguriamo buon lavoro alla Commissione Europea e siamo fieri di questo importante traguardo ha annunciato Andrea D'Ambra.
Ora speriamo che le Autorità Italiane, che hanno aperto un'indagine in seguito alla Petizione, compino con serenità e scrupolo il loro lavoro affinché si possa arrivare all'abolizione di quest'anomalia tutta italiana rappresentata dai c.d. costi di ricarica, un cartello messo in atto dai gestori che deve finire.
Per tutti gli aggiornamenti sull'iniziativa si prega di visitare il sito http://www.aboliamoli.eu

Andrea D'Ambra

giovedì, giugno 01, 2006

sono soddisfazioni..............

http://wpop11.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=NZ4Fltv04EAEw66Bd2l9Mi/ZL5lGJM%2BUTjCT4tu2lQLaBmZ3jsUDFA3Bc2TTkSp8V/TIHAyWoMo%3D&Link=http%3A//www.ioliamo.org/ioliamo/mooffanka/%3Fdoc%3D102


Le schiave del sessoPony e le altre
La notizia è stata riportata da diversi giornali cartacei e on-line: Pony, una femmina di orangutan, era diventata una schiava sessuale per i frequentatori di un bordello di Keremgpangi, un villaggio del Borneo centrale.
A trovarla fu la dottoressa Karmele Llano, una veterinaria di Bilbao che, insieme ad altri ricercatori e volontari, lavora al centro di riabilitazione di Nyaru Menteng.
Pony venne liberata, ma ci volle l'intervento della polizia: scoppiò un tafferuglio in quanto i lavoratori delle imprese di legname che frequentavano il bordello non volevano che la femmina di orangutan venisse portata via.
Infatti per questi uomini Pony era il “divertimento” sessuale e perverso preferito: l’avevano depilata e lavata e le avevano anche dipinto le labbra con il rossetto, poi, incatenata al letto, a turno abusavano di lei.
La storia è terribile e ripugnante, ma, afferma la dottoressa Llano, Pony non è un caso isolato: in Thailandia la pratica di prostituire gli orangutan è diffusa da anni.
Foto sito savetheorangutan.infoLe femmine di orangutan vengono catturate da piccole, mentre le loro madri vengono uccise.
Pony ora vive nell’isola di Bangamat, che è una delle tre isole che vengono utilizzate per riabiltare tutte le grandi scimmie salvate dalle situazioni di degrado e di sofferenza a cui le riducono gli esseri umani della zona; di lì, in seguito, vengono liberate in zone protette.
Il Bos (Borneo Orangutan Survival) ospita circa 400 primati. Gli orangutan vivono solo in Asia: più precisamente a Sumatra e nel Borneo.Ne sono rimasti solo 20.000 e sono una specie minacciata di estinzione: fra 10 anni potrebbero essere scomparsi.
Sono mammiferi che condividono con l’essere umano ben il 97% del patrimonio genetico.
Questo però non li tutela e non li rende immuni dalla violenza che solo l’uomo riesce a perpetrare su altri esseri viventi.
Anzi, a giudicare da quanto accade, la loro somiglianza con gli esseri umani pone le femmine di orangutan nel pericolo di cadere in un baratro aberrante e perverso, un baratro in cui solo noi uomini riusciamo a gettare le altre creature: probabilmente grazie a quel 3% di “umano” che abbiamo in più.
Monica Morgani